Un racconto per immagini che racchiude e comprime il tempo attraverso la memoria e l'immaginazione. La pietra da sempre affascina l'uomo e fin dall'antichità ha attribuito ad essa virtù, significati e poteri magici. La casa rappresenta il senso di agio personale e di benessere con sé e con l'esterno, significa sicurezza, protezione e punto di riferimento sin dai remoti tempi delle caverne.
Caverne abitate da uomini che sentirono l'esigenza di "riempire" le loro "case" con segni e disegni del loro vissuto. Al significato di rifugio sicuro aggiunsero presto quello di spazio dove poter esprimere ciò che era per loro più importante divenendo espressione, narrazione, specchio di contenuti affettivi, simbolici, comunitari.
LA CASA DI PIETRA diviene spazio ancestrale, eco e contenitore del nostro mondo: il focolare. Gli oggetti della CASA DI PIETRA sono tracce della memoria, sunti di passaggi della nostra storia: fatti ed eventi del nostro passato come risultato di un'indagine mnemonica e non critica, sono "racconti emersi" che uniscono la pietra a materie prime ripercorrendo frammenti di ricordi evolutivi.
Dopo l'esposizione a Marmomacc il progetto ha ricevuto numerosi inviti per esporre in altre manifestazioni ed ha cominciato ad implementare collezioni ed aziende partner che chiedono di aderire al progetto culturale, comunicativo e commerciale.
LA CASA DI PIETRA ha ricevuto il Best Communicator Award 2014 nella sezione Design a Marmomacc, è stata selezionata nell'Adi Design Index 2016 e concorre al Compasso d'Oro 2018 nella sezione "Ricerca d'impresa"; la collezione Impronte è tra i progetti finalisti del Meneghetti International Art Prize 2018; ha ricevuto il Premio Donna del Marmo 2019.
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A tale of images that encloses and compresses time through memory and imagination.
The stone has always fascinated humans that since ancient times they have attributed to it virtues, meanings and magical powers. The home represents a sense of personal comfort and wellbeing with oneself and with the environment, meaning security, protection and a point of reference since ancient cave times. The caves were inhabited by humans that had felt the need to "fill" their "houses" with signs and drawings of their lives. To the meaning of safe refuge, they soon added that of space where they could express what was for them most important by becoming an expression, narration, mirror of emotional, symbolic and communitarian contents.
LA CASA DI PIETRA becomes ancestral space, echo and container of our world: the hearth.
The objects of the LA CASA DI PIETRA are traces of memory, summaries of passages of our history: facts and events of our past as a result of a mnemonic and not critical investigation, are "stories emerged" that combine the stone with raw materials to trace fragments of evolutionary memories.
After the exhibition in Marmomacc, the project received numerous invitations to exhibit at other events and began to implement collections and partner companies that apply to join the cultural, communicative and commercial project.
LA CASA DI PIETRA has received the Best Communicator Award 2014 in the Design section at Marmomacc, has been selected in the Adi Design Index 2016 and competes at the Compasso d' Oro 2018 in the "Corporate Research" section; the Impronte collection is among the finalists of the Meneghetti International Art Prize 2018; receveid the award Donna del Marmo 2019.